Accanto alle mie riflessioni sulla società, sul mondo e sui giorni che percorriamo ho aggiunto al “Taccuino di Stefano” una pagina nella quale pubblicare alcune mie poesie.
Non sembri una contraddizione.
Spesso, nei miei scritti, vi narro di un mondo che ancora non c’è. Di un futuro per il quale dovremmo impegnarci.
Non è futile abbinare a tanta prosa una buona dose di poesia, perché, come diceva il poeta russo Iosif Aleksandrovič Brodskij, una persona che legge poesia si fa sconfiggere meno facilmente di una che non la legge.
Ho esitato a lungo prima di pubblicare queste mie composizioni, consapevole della loro pochezza.
Ma poi ho rammentato le parole di Wisława Szymborska: preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne.
Copyright © 2021, Stefano Marchesotti. Tutti i diritti riservati.
Tutte le poesie sono registrate attraverso Copyright House Ltd – Regno Unito.

Ho disertato la solitudine
Non cercarmi
negli aspri percorsi
trafitti da pietre.
Ho disertato la solitudine,
nel ritmo improvviso
di un cuore che trema.
Le tue mani soltanto
visitano il mio corpo,
e la tua bocca sola
lo accarezza,
in stanze lontane.
In te è la mia casa, l’unica.
Da qui in poi sarà solo speranza,
nel mio azzardo più grande.
Stefano Marchesotti

Vengo dalla notte
Vengo da una notte
più buia del nulla,
cammino per lande
spazzate dal vento
salmastro di delusione,
tra incantesimi di colori
e alambicchi di ragioni.
Vago, trascinato
tra un medioevo di paura
e una nave spaziale.
Precipito – solo –
verso un sonno di stelle.
Stefano Marchesotti

Storpio latore
Angeli nella tempesta,
ali tra le nubi.
Il mio verbo filtra.
A fatica.
Lentamente.
Questo verbo
è un nibbio
che vola, che urla,
che muore nel sole.
Io,
storpio latore
di pensieri inespressi.
Stefano Marchesotti

Ali
Ali bruciate,
fragili nebbie.
E’ presto per tagliare
il filo della sera.
Stefano Marchesotti

Immagine improvvisa
Antichi condottieri
Avvolto da fumi
impalpabili,
trascinato da antichi
condottieri.
Avvinto a un desiderio
che si inebria di solitudine.
Una spada tra le mani,
troppo pesante.
Stefano Marchesotti

Pioggia
Il vento sospinge
un’impermeabile
fradicio di pioggia.
Verso un arcobaleno
soltanto promesso.
Stefano Marchesotti

Stella
Ribellione
Maestri calpestati
in questa tempesta
di ribellione.
Accendo la mente
di amplessi ancestrali.
Lotta implacabile
all’equatore della vita.
Stefano Marchesotti

Ivan Aivazovsky – The wave – 1889
Il salario del pensiero
Parole accoppiate
a stento,
per esprimere mondi
torbidi
raccolti nelle mani.
La solitudine
è il salario del pensiero.
Stefano Marchesotti

Silenzio dei sensi
Silenzio dei sensi
nelle vibrazioni del cielo.
Estate sporca,
catrame nel cuore.
Maledetti gli anni
prigionieri del sole.
Stefano Marchesotti

Gabbiano
Un gabbiano
vola libero
sulla vita
increspata
dalla speranza.
Sorvola
chiazze di civiltà,
tuffandosi
a cogliere
brandelli di carne.
Riparte
respirando
il vento dell’inferno.
Stefano Marchesotti

Negli occhi
Negli occhi un giardino,
un cane che corre,
una povera mano.
Infanzia innocente
bruciata nel nulla.
Stefano Marchesotti

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Calvario mediterraneo
Non vedo più
la suora
vecchia tra i bambini.
Anche lei è trafitta
in un calvario mediterraneo.
Stefano Marchesotti

Paul Gauguin – Il Cristo verde – 1889
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La favola bella
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